IGIENE E PARODONTOLOGIA

COME PULIRE I DENTI

Le più comuni malattie della bocca sono causate dalla placca batterica.  Quest’ultima è una sottile pellicola, invisibile a occhio nudo, che aderisce ai denti e a tutte le altre superfici presenti nel cavo orale (lingua, guance, protesi, apparecchi) e ospita i batteri che possono provocare carie, gengiviti e parodontiti.
Per proteggere a lungo la salute della bocca deve essere eseguita una pulizia dei denti accurata  e costante al fine di mantenere nel tempo quel tesoro prezioso che è la nostra dentatura.

Usare lo spazzolino

Lo spazzolino è lo strumento principale per l’igiene quotidiana dei denti. Per orientarsi nella vasta scelta in commercio, occorre tenere presente che lo spazzolino deve essere comodo da impugnare e avere la testina piccola per raggiungere anche i denti posteriori.
Le setole devono essere sintetiche, non troppo dure e con le punte arrotondate, ma soprattutto lo spazzolino deve essere cambiato spesso (almeno ogni due mesi). Lo spazzolino elettrico (Oral B TRIUMPH 5000) può costituire un’ottima alternativa a quello tradizionale. È importante il modo in cui i denti vengono spazzolati: devono essere pulite con la stessa cura tutte le parti del dente, anche quelle più nascoste.

La tecnica di spazzolamento manuale consigliata è la seguente:
Tenere lo spazzolino inclinato a 45° e spazzolare le parti del dente rivolte verso l’esterno e verso l’interno con un movimento circolare seguito da uno verticale, per allontanare la placca dalla gengiva. Il movimento orizzontale è meno efficace e deve essere limitato alla superficie masticatoria del dente. Con la punta dello spazzolino pulire la parte interna dei denti anteriori, superiori e inferiori. Bisogna spazzolare i denti almeno due volte al giorno (mattino e sera) per una durata minima di due minuti (attenzione: si tende sempre a sovrastimare la durata dello spazzolamento). Per completare la pulizia è bene spazzolare delicatamente anche la lingua.

La pulizia dei denti con lo spazzolino elettrico.
Per ottenere un’igiene ancor più meticolosa lo spazzolino tradizionale può essere sostituito dallo spazzolino elettrico.

Nel nostro studio da ormai 6 anni viene consigliato lo spazzolino elettrico “oscillante-rotante” ORAL B TRIUMPH 5000(ORAL B) che si è rivelato molto efficace nel mantenere una igiene orale impeccabile. L’utilizzo dello spazzolino elettrico “oscillante-rotante” viene anche descritto e consigliato (al punto 8) nelle linee guida del ministero della salute.

Pulire gli spazi tra i denti

La bocca non può dirsi pulita se, almeno una volta al giorno, non vengono puliti anche gli spazi tra i denti, difficilmente raggiungibili con lo spazzolino. Lo strumento principale è il filo interdentale il cui uso corretto viene così descritto:
Estrarre 40 centimetri circa di filo interdentale e avvolgerli intorno alle dita medie di entrambe le mani, appoggiare gli indici sul filo, lasciando uno o due centimetri di spazio, fare passare delicatamente il filo fra i denti alzandolo e abbassandolo tenendolo a stretto contatto delle superfici dentali, senza ledere la gengiva.

Detartrasi (EMS SYSTEM), camoufflage, polishing (Air flow EMS), sbiancamento rapido in un’ora (con prodotti e lampade sbiancante Sapphire, INTRA-LOCK SYSTEM), corone in zirconio, corone metal free, sono tutti trattamenti di odontoiatria cosmetica che vengono eseguiti nel nostro studio.

Denti sensibili : le cause della sensibilità

Il dente diventa sensibile quando la dentina è esposta, cioè non è più ricoperta dallo smalto o dal cemento e dalla gengiva. In questa situazione, attraverso i tubuli dentinali, l’ambiente orale viene messo in contatto con la “pulpa dentis” (comunemente detto il nervo), che è la parte sensibile del dente, provocando dolore.
I fattori che determinano l’esposizione della dentina e, di conseguenza, la sensibilità, sono molti:
un errato spazzolamento dei denti e l’uso di dentifrici troppo abrasivi possono provocare l’esposizione della dentina attraverso l’usura dello smalto (abrasione) e la retrazione del margine gengivale (recessione gengivale);
la frequente assunzione di bevande o cibi acidi (spremute di arancia o pompelmo, succhi di frutta, bibite, yogurt) può provocare lesioni dello smalto, specialmente se consumati freddi o prima di coricarsi;
lo stesso effetto può essere determinato da tutti i disturbi che provocano un reflusso acido dallo stomaco o dal vomito frequente tipico dei disturbi alimentari (anoressia e bulimia) e della gravidanza.

Valutazione e trattamento

Il dentista può valutare la causa dell’ipersensibilità e proporre la cura più appropriata alle varie situazioni.
Molto spesso la cura si basa su semplici raccomandazioni che possono essere adottate facilmente a casa:
seguire un corretto programma di igiene orale; utilizzare dentifrici poco abrasivi: molto consigliati sono anche i dentifrici che contengono prodotti naturali, o dentifrici specifici (Homeodent 2: Boiron) che vengono consigliati durante l’assunzione di prodotti omeopatici; applicare minor forza allo spazzolamento; limitare l’assunzione di bevande acide.
Altre volte la cura può richiedere trattamenti con sostanze desensibilizzanti ad azione topica o terapie di odontoiatria conservativa o parodontali che verranno effettuati dal dentista.

La malattia parodontale

Con il termine “Malattia Parodontale” si indicano un gruppo di patologie che interessano i tessuti di sostegno degli elementi dentari. I tesssuti di sostegno del dente che nell’insieme formano il parodonto sono: la gengiva, l’osso alveolare, il cemento radicolare e il legamento alveolo-dentale.

La malattia parodontale si divide in gengivite, quando la lesione infiammatoria è limitata al tessuto gengivale e in parodontite, quando la lesione coinvolge anche gli altri componenti del parodonto.

Nella gengivite si evidenziano sanguinamento ed alterazione della forma e del colore della gengiva; solo rimuovendo gli agenti eziologici, cioè le cause, si può ottenere una “restitutio ad integrum”,ovvero il ritorno allo stato di salute della gengiva.

Nella parodontite si verifica una progressiva distruzione delle fibre gengivali a cui segue una retrazione delle gengive, dovuta alla migrazione dell’epitelio gengivale e del sottostante osso. Il legamento alveolo dentale si approfondisce e si forma la “tasca parodontale”.

Nella concezione accademica della malattia parodontale è dato per scontato che essa sia sempre e comunque provocata dall’azione dei microrganismi che sono presenti nella placca batterica (pur non essendo una malattia infettiva!). Molti altri fattori sono indicati come aggravanti (fumo,  stressor, stili di vita) e altri non vengono presi in considerazione (biotipo gengivale. costituzioni omeopatiche dell’individuo).

LA GENGIVITE

La gengivite è una malattia di tipo infiammatorio (provocata da batteri?), e spesso legata ad un’igiene orale scadente o trascurata. È piuttosto frequente anche nei bambini, è facilmente diagnosticabile e può essere curata con molta facilità.

Gengive sane: che aspetto hanno?

Le gengive sane hanno un colorito rosa e una consistenza duro-elastica; non sanguinano allo spazzolamento; formano archi regolari intorno ai denti.
Campanelli d’allarme

I segnali che possono far sospettare la presenza di un problema gengivale sono diversi:

le gengive sanguinano durante lo spazzolamento; le gengive sono arrossate; le gengive sono gonfie e hanno una consistenza molle; stimoli modesti, come lo spazzolamento o la masticazione di cibi duri, ne aumentano il sanguinamento; le gengive danno sensazioni fastidiose o dolorose; si sente frequentemente un cattivo sapore o un cattivo odore (alitosi). (lo sente soprattutto chi vive attorno a noi).

Come si cura

Nelle fasi iniziali la gengivite è un disturbo lieve, che si può risolvere completamente e con facilità. La terapia consiste nell’eliminare la causa della malattia, cioè la placca batterica. Questo viene ottenuto migliorando l’igiene orale e affidandosi al personale dello studio dentistico che, in seguito ad una visita accurata, consiglierà la terapia adeguata per eliminare e/o prevenire l’infiammazione gengivale.
Se viene tralasciata l’igiene orale, sui residui della patina batterica, si depositano sostanze formate da sali di calcio, così la placca batterica si indurisce, formando il tartaro. In tale caso l’igiene orale domiciliare non è più sufficiente ed una visita specialistica dal proprio dentista diviene un bisogno impellente, sia per prevenire ulteriori patologie del parodonto, sia per rimuovere placca batterica e tartaro in modo da ripristinare lo stato di salute naturale, che dona al paziente una sensazione di benessere, un aspetto gradevole ed un alito pulito. In questo caso il dentista o l’igienista dentale procederanno a una o più sedute di igiene orale, con strumenti a mano o a ultrasuoni. Verranno anche corrette le situazioni che possono facilitare la deposizione della placca, per esempio l’eventuale presenza di otturazioni o protesi inadeguate.

LA PARODONTITE

La malattia parodontale provoca sintomi molto scarsi e quindi può progredire e aggravarsi senza che il paziente se ne accorga. E spesso quando il paziente se ne accorge è troppo tardi, perchè già stata persa una buona quantità del supporto osseo del dente, compromettendone così la stabilità e la durata nel tempo. Per questo motivo è fondamentale sottoporsi regolarmente a visite di controllo in modo tale che il dentista possa intervenire tempestivamente. In particolare, non bisogna aspettare che compaiano i sintomi tipici della malattia avanzata (per esempio la mobilità dei denti) per recarsi dal dentista.
I principali segnali che possono fare sospettare la presenza della malattia  sono:
gengive che sanguinano spazzolando i denti o mangiando cibi duri; gengive arrossate, gonfie, retratte in tutta la bocca o solo su alcuni denti; alito cattivo.

I fattori di rischio sono

alcune malattie, come il diabete, e alcuni stili di vita, come il fumo, si associano con più frequenza alla comparsa della malattia.

Come si cura

È opinione diffusa che contro questa malattia, un tempo chiamata piorrea, vi sia poco da fare e che sia normale esserne affetti se ne hanno sofferto i propri genitori. In realtà i disturbi delle gengive e dell’osso sottostante possono essere prevenuti e controllati.

Per il trattamento della malattia parodontale, nel nostro studio, oltre alle terapia derivate dalle conoscenze accademiche, apprese all’Università, viene applicata l’OMTIA (OmeoMesoTerapiaInAgopuntura) che prevede la tecnica mesoterapica di somministrazione di rimedi omotossicologici, a diluizioni omeopatiche, negli agopunti loco-regionali (endorali e extra-orali) associati ai punti di comando e di sistema della malattia parodontale. (per ulteriori informazioni circa l’OMTIA si rimanda all’AMNCO) www.amnco.it

Il piano di trattamento standard prevede la visita odontoiatrica che comprende: l’anamnesi, l’esame obiettivo, la preparazione iniziale che comprende lo scaling ed il root planing (levigatura e rimozione del tartaro dalle radici dentali), oltre alla motivazione del paziente e alle istruzioni di igiene orale domiciliare. È irrinunciabile, per il successo delle cure, il miglioramento dell’igiene orale ed è auspicabile l’abbandono di abitudini, come il fumo, che possono ridurre la possibilità di successo delle terapie.
La detartrasi e la levigatura radicolare (cioè la rimozione della placca e del tartaro dai denti sopra e sotto il livello della gengiva) e la rimozione dei fattori irritanti locali (per esempio eventuali otturazioni non idonee) sono il fondamento irrinunciabile di ogni terapia parodontale. Qualora invece ci si trovi di fronte ad una malattia parodontale di grado avanzato con perdita del tessuto di supporto dei denti (il parodonto) è necessario effettuare il trattamento chirurgico che prevede la pulizia e la detersione delle “tasche” che si trovano attorno ai denti, dove al posto dell’osso sano è presente un tessuto molle di granulazione, infetto, che deve essere rimosso.

Nel nostro studio, grazie alle tecniche di rigenerazione ossea giudata (GBR,) è possibile oggigiorno ricostituire l’osso perso con la malatia parodontale, per ottenere la detersione e la rigenerazione dei tessuti parodontali duri e molli, al fine di stabilizzare gli elementi dentari.

Call Now Button